Emergenza caldo: cassa integrazione ampliata per edilizia e agricoltura
Gentili Clienti,
Il Governo, per far fronte all’emergenza sul lavoro dovuta alle alte temperature, ha previsto periodi aggiuntivi di cassa integrazione ordinaria per i settori edili, lapidei ed agricoli.
Nella seduta del Consiglio dei ministri del 26 luglio è stato, infatti, approvato un decreto-legge che consente ai datori di lavoro dei settori maggiormente esposti alle emergenze climatiche di chiedere la CIGO
e la CISOA anche ad ore.
Fino alla fine del 2023 i settori edili, lapidei ed agricoli avranno a disposizione periodi aggiuntivi di cassa integrazione ordinaria per affrontare le avversità atmosferiche.
Peraltro, l’INPS ha ricordato che la causale “eventi meteo” può essere invocata dal datore di lavoro anche in caso temperature elevate e che sono considerate tali quelle superiori a 35 gradi.
Pur tuttavia, ha precisato l’Istituto, l’integrazione salariale può essere richiesta anche per una temperatura sotto i 35 gradi se si lavora sotto il sole o se l'umidità dell'aria aumenta il valore del caldo percepito.
Ciò “in considerazione dell'eccezionale ondata di calore e dell'incidenza che tali condizioni climatiche possono determinare sulle attività lavorative e sull'eventuale sospensione o riduzione delle stesse con
riconoscimento del trattamento di integrazione salariale".
Trattandosi di una normale richiesta di cassa integrazione ordinaria la stessa soggiace quindi alle normali procedure ed alle regole previste; pertanto, va ad incidere sui periodi massimi di utilizzo previsti.
Il decreto-legge, adottato dal Governo, interviene proprio per evitare che l’eccezionalità della motivazione vada a ridurre le normali possibilità di fruire nel tempo della CIGO.
Allo stesso tempo permette una fruizione oraria che coniughi l’intervento della cassa integrazione con una diversa rimodulazione dell’orario che il datore di lavoro intenda adottare, con particolare attenzione
al settore agricolo e all’edilizia con tutte le sue articolazioni.
Pur tuttavia, la CISOA ad ore protegge i soli lavoratori a tempo indeterminato, restano esclusi gli stagionali, così come la previsione settoriale lascia fuori lavoratori particolarmente esposti come i riders.
Valutazione del rischio da stress termico
Ad esso si affianca la specifica valutazione del rischio da stress termico. L’Ispettorato Nazionale del Lavoro con la nota n. 5056 del 2023 sottolinea che il rischio da stress termico è oggetto di una specifica
valutazione dei rischi, in particolare con riferimento al settore dell'edilizia.
Anche L’INAIL ha reso disponibile sul proprio sito la “Guida informativa per la gestione del rischio caldo”, che contiene informative per i datori di lavoro in merito alle patologiche da calore e ai fattori che
contribuiscono alla loro insorgenza nonché una sorta di decalogo dedicato alla prevenzione dei citati rischi.